I sommelier di Acquaverderiso hanno partecipato con una docenza incentrata sull’avvicinamento al riso italiano di qualità, per riconoscerne caratteristiche e usi in cucina, anche grazie all’analisi sensoriale.
Cominciato lunedì 5 marzo il secondo corso regionale, organizzato da Coldiretti Piemonte e Terranostra, si è chiuso giovedì 8 marzo, presso l’Agriturismo La Virginia a Revello, in provincia di Cuneo.
I 18 partecipanti hanno affrontato insieme a Massimo Biloni, docente e co-fondatore di Acquaverderiso, alcune esercitazioni pratiche per riconoscere i principali risi italiani, iniziando “dal campo”, con le pannocchie di riso di diverse varietà, fino al riso confezionato, per imparare a trovare le corrette informazioni sulla provenienza e sulla tracciabilità del prodotto made in Italy. Importante è anche la valutazione sensoriale del riso: aprendo la confezione gli Agrichef si sono esercitati a trovare i possibili difetti del riso, per imparare a riconoscere un riso ben selezionato e lavorato. Insieme a Davide Gramegna, co-fondatore Acquaverderiso e Panel Leader, si è dato il via all’analisi sensoriale del riso: con un calice di riso a crudo si possono identificare al meglio le note olfattive, che cambiano in base al tipo di riso, ma anche al luogo e alle modalità di coltivazione.
Un grande successo per questo secondo corso Agrichef organizzato da Coldiretti Piemonte e Terranostra, che ci danno l’idea della crescita importante del turismo agreste e agroalimentare. “In Piemonte nell’ultimo anno ci sono state oltre 340 mila presenze in agriturismo di cui oltre la metà di turisti italiani (178 mila), seguiti da quelli svizzeri (44.524) e da quelli tedeschi (43.464).
Un segnale di quanto la nostra regione sia apprezzata, anche dagli stranieri, grazie proprio al patrimonio enogastronomico d’eccellenza che sa offrire – commentano Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato Confederale – . I circa 300 agriturismi piemontesi sono un potente strumento di conoscenza del territorio, sempre più ricercati dai consumatori che vogliono vivere delle vere e proprie esperienze durante il loro soggiorno per questo è opportuno che trovino persone qualificate e pronte all’accoglienza a 360°”.
In questo panorama di eccellenze naturalistiche e agroalimentari, il riso coltivato in Piemonte rappresenta punto di forza e un’opportunità per lo sviluppo del settore agroalimentare italiano.
